Mi pare che ogni settimana ci sia qualcosa da festeggiare. Non c'è appena stato martedì grasso? E adesso ecco San Patrizio, qui conosciuto come San Patrick. È un Santo Irlandese e il colore è uno solo: verde. Ho persino visto dei bagels verdi! Sono quelle ciambelle di pane, "piccole", che gli americani mangiano a colazione, ripiene di formaggi solitamente spalmati. Vi metto una foto generica, così capite di cosa parlo:
Mercoledì c'èera l'happy hour dei giovani architetti: il gruppo si chiama YAF e io ovviamente sono membro. Sempre un po' sull'orlo dell'architettura, ma comunque membro. Non che sia una cosa molto difficile, diventare membro. Si tratta di eventi sociali, per lo più, ma anche qualche uscita culturale, che non fa mai male. Io mi sono offerta di fare le foto, durante gli eventi. Eccole per voi. Eravamo nel Fairmont Hotel, quell'hotel di lusso che mi piace tanto, in Downtown, di qui ho scritto sull'altro blog. (Clikka
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La foto sopra l'ho scattata da una scalinata che collega in piani terra, che sono pubblici.
A parte la palestra, Lunedì sono andata a cena (sushi) con il cugino-capo. È stato bellissimo: erano letteralmente mesi che non parlavamo assieme, e quella serata è stata stupenda. Abbiamo chiacchierato di tutto, e mangiato benissimo.
Giovedì, invece, sono andata ancora al Carnegie Museum of Art, per fare un tour guidato della "Carnegie International 2013". È una grossa esibizione di arte, tipo la Biennale di Venezia. La prima volta che ci sono andata non mi era piaciuta molto, ma stavolta, con una bella spiegazione del direttore, e una chiacchierata con uno dei curatori dell'Internazionale, devo ammettere che mi sono goduta proprio ogni pezzo. Questo era l'ultimo weekend di esposizione. Dopo il Museo, cena indiana da Juva e un cocktail in un posto molto carino. Tutto nelle vicinanze del Museo. Tutto in buona compagnia!
Venerdì sera, invece, ho raggiunto in bici la mia vecchia scuola di video editing: il Pittsburgh Filmmakers. C'era una mostra di foto scattate a Pittsburgh, sulle scritte commerciali che venivano dipinte sui muri. Tutte le scritte, ora, sono molto scolorite, ma è affascinante vederle e scoprirle, soprattutto. La collezione di foto era pregevole, e il "produttore" dell'esibizione era il mio ex-prof di Video Editing. È stato molto bello rivederlo dopo mesi. E chiacchierare coi ragazzi del Filmmakers, che sono tutti molto simpatici.
Dopo la mostra, cena giapponese in Shadyside, il quartiere trendy di Pittsburgh. Ero ancora in buona compagnia, ovviamente.
Sabato, invece, siamo andati a fare colazione nello Strip District, e poi ho convinto Eric a sbirciare la St. Patrick Parade. Pare che sia più grande a Pittsburgh che in Irlanda! È stato simpaticissimo camminare tra i carri prnti a partire, e poi vedere la parata almeno all'inizio. Persino lui si è divertito, sebbene fosse la prima volta che vedeva la parata, e all'inizio non fosse esattamente entusiasta. Siamo tornati a casa con qualche cimelio verde e abbiamo Vestito Mister Martin come si deve, con cappello e collana. Eccolo qui sotto:
Mentre scrivo, mi rendo conto che ho avuto una settimana pazzesca, e non sto a descrivere le giornate al lavoro, che sono sempre bellissime e dense. Molto impegnative.
Dicevamo: pazzesche settimane, con weekend da urlo.
Oggi, che è domenica, sono andata a Messa, fatto Mondo Italiano (parlando delle ville in Italia, a partire dal Rinascimento fino al Razionalismo) e poi sono andata a fare volontariato alla Carnegie Library of Pittsburgh. Mi va di lusso, perchè tutte queste cose sono facilmente fattibili, se organizzi tempi e logistica. Inoltre, per qualche strano caso del destino, tutti i miei appuntamenti sono spazialmente "in fila", come una bella collanina.
Alla Carnegie Library of Pittsburgh c'era la presentazione di un libro per bambini, famosissimo e già Best Seller, tradotto in 34 lingue, tra cui l'Italiano. Qui si chiama "Dork Diaries", ma in Italia è tradotto come "I diari di Nikki", di cui ho visto molte copie in libreria.
L'autrice era simpaticissima, ed è salita sul palco a spiegare il libro, ad una folla di bambini. Le figlie l'aiutano ad illustrare e scrivere i libri. Veramente interessante.
Io ho raccolto i biglietti all'ingresso e poi servito pop corn di tre gusti diversi, mentre i bambini si facevano firmare i libri.
Ecco i bambini, che si servono. Io a dire il vero tenevo un po' in ordine e rifornivo di popcorn i cesti che si svuotavano a vista d'occhio. Pazzesco!! Pop corn e bambini ovunque. È stato divertente.
Poi ho biciclettato verso casa, dove sono riuscita a fare l'ultimo carico di lavanderia, prima che chiudesse. L'ultimo carico era alle 5:45 e io sono arrivata alle 5:35. Se non fossi riuscita oggi, avrei dovuto fare in una delle mattine in settimana, andando alle 6:30 del mattino. Che non è così brutto come sembra: l'ho fatto una volta e si sopravvive. Sono stata più contenta così, comunque. Anche se poi ho dovuto stendere tutto a casa, perchè l'ultima carica dell'asciugatrice era anche quella alle 5:45. Il lavaggio dura 25 minuti, quindi fate voi la matematica.
Poi a casa, definitivamente, ho fatto doccia, cucinato per las ettimana, e perso un po' di tempo su Facebook.
Vi scrivo tutte queste cose, in dettaglio, perchè come dico sempre: le scrivo per me stessa. Io ho davvero delle settimane incredibili, che voglio ducumentare, perchè sono divertenti e vere.
Non ho mai molto tempo per chiamare a casa, anche se in maniera rocambolesca ci riesco sempre. Sabato ho sentito almeno la Mamma, per esempio. Ma come faccio a condensare tutto questo, in una chiamata? E le foto sono impagabili.
Se mi leggete fino a qui, suppongo che siate del mio stesso parere. Ne vale la pena, di scrivere e leggere tutto.
Grazie e a presto!