domenica 29 dicembre 2013

Noccioline e Chinotto: un 2013 pazzesco

Ecco, ho qualche ora di vacanza, da spendere da sola, tra un aereo e l'altro. Ho passato 4 giorni importanti e belli, con la mia famiglia Americana, e sono riuscita a parlare con la mia Italiana. Ora però sono sola con me stessa, in un ambiente sconosciuto, e sono costretta a stare con me stessa. 


Solitamente, quando ho qualche giorno di "non lavoro" non ho mai tempo per stare da sola così. E mi domando se sia un bene, o un male. Di solito, quando resto con me stessa, mi deprimo molto.

Per evitare la depressione oggi, ho cominciato a perdere tempo su Facebook e sui vari giornali che leggo, Italiani e Pittsburghesi, per restare aggiornata. Tutti fanno bilanci del 2013: le cose più viste, le più belle, le più brutte, le più grosse, le più strane. La frenesia delle nostre annate si può facilmente comprimere in pillole, e solitamente in una decina, come se fossero noccioline da sgranocchiare negli ultimi giorni dell'anno. Così, dopo essermi divertita/commossa a vedere le pubblicità più belle dell'anno, mi sono chiesta quali fossero le mie 10 noccioline per l'anno 2013.

Eccole.


1. La prima casa che abbia mai affittato

Ve la ricordate?! Ci ho vissuto per 4 mesi, rimpiazzando un amico. Ne ho fatto il mio piccolo regno, per qualche tempo, ritagliandomi del tempo per me stessa e basta.


2. Aspettare il visto lavorativo, con gli attacchi di panico

Aspettare il visto, e l'esito della nostra domanda, sapendo che c'era meno di un 50% di possibilità di farcela: ho avuto un bel po' da pensare. In più, molte altre cose mescolate assieme a quell'attesa, e l'inverno come sfondo. Io sudavo freddo, o meglio ghiacciato, per davvero.


3. Ottenere il visto e decidere di passare l'estate a Pittsburgh

Decidere di rimanere a Pittsburgh è stata l'idea migliore che abbia mai avuto. Ho fatto il corso di video editing e trovato casa (la seconda). In più ho rafforzato molte amicizie.


4. Tornare in Italia a Maggio e poi a Settembre

E rendersi conto definitivamente di voler cominciare qualcosa di nuovo e doverso, dall'altra parte della terra, anche se sia ama la propria famiglia.


5. Andare a Lisbona coi miei amici

e capire che momenti così speciali saranno sempre di meno, ma sempre migliori, negli anni


6. Tornare a Pittsburgh per cominciare una nuova vita

stavolta vera, e potersi guardare attorno dicendo: questa roba me la pago tutta io, fino all'ultimo granello di polvere.


7. Incominciare a desiderare una vita noiosa

e contemporaneamente rendersi conto che mi sto anestetizzando in fatto di "stress" da emozione o da extra-attività. 

Vorrei una vita noiosa, ma inconsciamente faccio in modo che sia molto complicata e stressante. Ho sempre cercato di essere nella norma, finendo sempre e clamorosamente sopra le righe. E quindi facciamo come ne "Chi vuol essere Milionario": la accendiamo, questa vita balenga, e al diavolo tutto il resto. Oramai mi guardo da fuori e mi accetto per come sono: sempre fuori dal coro, come il Chinotto San Pellegrino.


8. Provare davvero il significato di Thanksgiving

Con il fottuto tacchino, che è davvero buono, anche se troppo


9. Caldo Natale

Passare il Natale in uno dei posti più freddi che potessi trovare, ma trovarlo riscaldato da belle persone.


10. Paure e prospettive

Guardare indietro di un anno e ricordare quanto stress avevo prima che il 2013 cominciasse, così pieno di dubbi. Ora il 2014 mi attende, e non so nemmeno cosa pensare. Il 2012 è stato figissimo, il 2013 pazzesco, e per il 2014 mi auguro solo che sia felice. Per me e per voi. Senza le mie solite paure.

E mi auguro di rimanere sempre "fuori dal coro" come il Chinotto, perchè a questo punto riconosco e accetto che io voglio (e ho sempre voluto) una vita un po' pazzerella. E quindi: che pazzerella sia.



Buona fine dell'anno!

sabato 28 dicembre 2013

Il mio Christmas

Eccomi qui, in diretta dall'UP Michigan, circondata da dei cugini fantastici e adorabili. Anche se sono lontana dalla famiglia Italiana, in questo Natale ho solo ricevuto affetto e vissuto bellissimi momenti assieme a familiari lontani, ma vicinissimi in realtà.

Abbiamo deciso che li avrei raggiunti nel cottage dove loro organizzano gli eventi di famiglia più importanti.  Ero già stata qui in piena estate, due anni fa, per il matrimonio di una cugina, ed è stato davvero adorabile già allora. Con la neve, adesso, è ancora più magico, e ho modo di sperimentare tutto il Natale Americano che uno potrebbe desiderare. È tutto come nei film, e l'America in effetti è esattamente come nei film. È bella e divertente - se becchi il film giusto.

Intanto vi presento le cuginette più giovani che ho. Sono le bimbe più belle e divertenti che abbia mai visto. E sono adorabili: educate e poco lamentose. Se le senti, è solo perchè ridono felici. Sono una vera benedizione.


Al momento, in casa ci sono anche due cani e un gatto, che però impattano molto poco sulle nostre giornate, perchè stanno quasi tutto il tempo in camera. Io sono ospitata con tutti i comfort possibili e non mi manca niente. Posso solo concentrarmi sulle attività natalizie: godere del fuoco, aprire i regali, cucinare assieme. In questa sessione vacanziera ho cucinato ancora le lasagne e oggi farò un risotto. A turno, ciascuno cucina qualcosa, ed è sempre cibo elaborato, molto buono, accompagnato da vino e cocktails di qualità. Ieri io ho preparato lo Spritz per tutti, con vero Campari e prosecco. Tutti lo hanno adorato.


Sopra vedete il camino, con le stockings ormai vuote. Sotto vedete il contenuto della mia, piena di molte cose carine e buone. C'erano dolci e qualche piccolo gingillo: cremine oppure piccoli oggetti. Ho trovato anche un paio di calzettoni bellissimi, davvero confortevoli e antiscivolo, che mi serviranno in casa mia, che ha un pavimento di legno laccato come se fosse una barca.


Qui sopra mi vedete mentre mostro l'albero genealogico, che ci connette tutti. Devo ancora trovare il modo di renderlo digitale, in qualche modo, ma lo farò presto. 


Qui sopra vedete il puzzle pazzesco che stiamo cercando di fare. È stato regalato a loro da un amico, e a turno ciascuno prova a mettere assieme due o tre pezzi. Io ho fatto una mano, con qualche buoan intuizione. Non pensavo di appassionarmi così tanto!

Presto metterò altre foto della mia vacanza qui.

Per ora sappiate che sono felice e contenta come una Pasqua!!!


sabato 21 dicembre 2013

Prima della "Tempesta" Natalizia

I realtà sono tra due tempeste: prima quella frenetica dei parties-natalizi-pre-Natale (che segue la stagione dei parties-di-Thankgving-prima-dello-stesso) poi quella Natalizia vera e propria. Perchè Natale si fa in Famiglia e io ho la grandissima fortuna di farlo COMUNQUE in Famiglia, anche se non sarò con gli Italians. Raggiungeroò una ventina di cugini in Michigan, e sono superfelice. Sarà stancante, ma questi sono i momenti che tra 50 anni ci diremo: io c'ero, o meglio ancora: I was there!

Ma parliamo dell'ora: io sono qui. Sballottata tra tante cose, come sempre, ma felice. Questa settimana è stata un po' meglio della precedente: sono stata più lucida, anche se forse era dato dalla stanchezza. In quella precedente ero in un euforia totale. Vi avevo scritto in fretta, martedì scorso, postando principalmente foto, ma ora voglio rallentare un attimo e dirvi che sono molto più tranquilla.
Sono riuscita, poco alla volta, a fare tante piccole cosette che volevo fare (biglietti, regali, auguri, feste) e ora sento che ho la mente più pulita. Lunedì la partita dei Penguins, giocatori di Hockey, è stata davvero emozionante. Prima di tutto è uno sport davvero figo, poi molto intrattenente. Meglio del calcio, c'è molta azione, e un sacco di scazzottate. Almeno due a partita. E quando si menano, nessuno fa nulla. Il pubblico esulta, e alla fine vince chi resta in piedi. È una sorta di box su ghiccio: volano elmetti, sputacchiere, pugni goffi (sono imbacuccati come peluches). I giudici stanno lì, a braccia conserte, fino a che i tizi non hanno finito. Poi alla fine si beccano 5 minuti di squalifica, e finisce lì. L'unico che è stato espulso per molto tempo era un giocatore che durante il gioco (ma non questa volta) aveva tirato un brutto calcione a un altro. Questo aveva avuto un trauma, brutta storia. Non so quando è successo, nè le squadre, però è stata grossa. Queste scazzottate sono più robe da ragazzi. Due cazzotti e via, no drama.

La cosa più bella di oggi (che è solo sabato! E il weekend è cominciato benissimo) è che ho sentito la mia famiglia, nonna compresa. Le scrivo sempre, ma a viva-voce è tutto diverso. La nonna è un fenomeno e mi dà coraggio ogni giorno. Mi sento fortunata ad averla avuta vicino a me, sempre. Mi insegna molte cose, ed è sempre piena di consigli del cavolo, senza i quali sarei persa. 
Anche parlare con i miei, oggi, è stato davvero bello, mi mancava farlo con un po' di calma. E mercoledì scorso avevo sentito mia sorella, che mi ha chiamato alle mie 6:30 / 7, cioè tra la 1 e le 2 di notte sue. Quando si dice sorelle veramente fighe... lasciatemelo dire! Non poteva farmi un regalo più bello.
E il calendario dell'avvento che mi hanno fatto mi rallegra ogni giorno (con un po' di malinconia a volte) per tutte le cose che trovo nelle bustine. Di solito sono citazioni o ricette, ma guardate cosa ho trovato oggi: 
Penso di avere la famiglia più bella del mondo: è una bellissima rubrica dove tenere gli indirizzi di amici, amanti e mariti. Nona male eh!
Poi volevo condividere con voi un'altra immagine. L'ho comprato da tempo, ma guardate che bel pouf: lo uso di fronte alla stufetta in cucina, e poi mi serve per contenere cavi, tecnologia varia e tutto quello che deve sparire all'improvviso. $5, ovviamente:


Qui invece un paio di updates: l'angolo del peccato (con ultimo acquisto: Amaretti di Saronno) e la mia collezione di uccelli. Piena di volatili dalle forme più strane, ma grandi amici miei. In realtà sarebbe di civette, ma non resisto a tacchini, galline e tutto ciò che abbia piume.

Le nicchie le vedete proprio come sono nella realtà: in cucina, con tutti i miei cimeli, una sopra l'altra.
E ora veniamo alla collezione di auguri, ricevuti finora. Beh, è una parte, in realtà ne ho anche altri. Questi sono gli ultimi. Che meraviglia riceverne!

Il più bello è questo, dai miei landlords, che sono persone fantastiche. Guardate che immagine stupenda, di PGH:

Altre foto in arrivo: oggi mi sono fermata nello Strip District a prendere un po' di cose natalizie, per gli ultimi parties e regali. Stasera porto Panettone Bauli e Torroncini alla frutta! Ci sarà un party danese, dai due miei amici. Io però sono la loro italiana preferita, quindi eccomi pronta, se non a cucinare, a portare er mejo der mejo, sotto Natale. 

 E domani, a mondo italiano, porteremo tutti qualche cosa, per festeggiare ancora.
Io porto Amaretto e cantucci. Gli amaretti (biscotti) di Saronno, nella scatola metallica, sono privati, hihih!

Nei prossimi giorni farò molte cose: cucinerò lasagne per un party il 24 sera, prenderò l'aereo il 25 mattina, cucinerò ancora per molte persone, e poi tornerò a casa, in tempissimo per l'ultimo dell'anno. Ricordo che temevo il 2013, un anno fa. Il 2012 era stato stupendo, e io mi domandavo se il 2013 sarebbe stato altrettanto spettacolare. Lo è stato, inaspettatamente. E non meravigliatevi, se avevo dubbi: la speranza è sempre l'ultima a morire, ma a me piace stare coi piedi per terra. Avevo molte sfide davanti a me, e mi stavo davvero preoccupando. Tutto arriva sempre così all'improvviso. O forse succede solo in America? Chi lo sa. Comincio a non capire più dove finisco io, e dove cominciano gli States. 

Io per l'anno nuovo mi auguro di migliorare, di portare avanti i miei progetti e di aiutare altri a realizzare i loro. Tengo duro, sempre con la tremarella mattutina di sapere che devo andare fuori e fare del mio meglio, per stare a galla. 
E mi auguro di imparare a rilassarmi un po', anche se per ora resto sempre sull'attenti. 
Perchè non si sa mai. Però si spera sempre ;)



L’Italia è un popolo di acrobati
gente che arrischia ogni sera la vita,
 e si prepara nelle ore di riposo 
a camminar con eleganza sulla corda 
od a saltar di trapezio in trapezio 
o far volare in aria cinque piattelli e due clave. 
Ci si aspetta ogni momento una catastrofe e non accade. 
Si ritorna a guardarli il giorno dopo. 
Sono straordinari, incredibili. 
Non si sa come facciano. 
Tutti i momenti si dubita. 
Ma loro non dubitano mai.

Dall’Ideario di Giuseppe Prezzolini 
Lettera A
1956

martedì 17 dicembre 2013

Mai a casa

E come altro titolare, questo post? Ragazzi, è stata dura arrivare fino a qui. Bella, ma dura - la faccenda. E l'entusiasmo per il Natale, in questa grande giostra di festeggiamenti, comincia non tanto a scarseggiare, ma a trasformarsi in stanchezza. E non parlo dell'aspetto commerciale: chissene frega di quello! Il fatto è che sotto Natale ti rendi conto di quante persone vuoi vedere in un momento speciale, perchè sono speciali. Il che è bellissimo, ma stancante. Ti trovi a non voler rinunciare a nulla, mai, e alla fine... beh... mai a casa!
Non voglio dire che spero che Natale passi presto, ma spero sinceramente di potermi riposare, presto, quello si, perchè così non è sostenibile. E neppure Kantiano: cosa succederebbe se tutte le persone del mondo facessero bagordi ogni giorno, contemporaneamente, per festeggiare? 

Dove vi ho lasciato?!? Alla parata sotto alla neve? E sabato mi sono ritrovata ancora sotto la neve e il fango, e la pioggia, per un'altra occasione speciale. Era un tour bellissimo, di case vecchissime in Allegheny West. Parliamo di case tra le più ricche a PGH, a fine 800, cose mai viste in Italia.
Ma vi metto un po' di foto in ordine di "apparizione" e poi torno al tour dell'Old Allegheny.

HAND MADE ARCADE:
ovvero la fiera del fai da te. Ci sono andata con Marcella. È una sorta di Fiera di Natale, con tanti prodottini inutili ma belli.

MONONGHAELA INCLINE:
finalmente ho preso la funicolare per salire su mount Washington.
C'era una vista pazzesca, della città, ma anche un freddo dell'ostia.
Ci sono andata con un amico.

PARTY NATALIZIO DELLO STUDIO
stupendo. metto solo un paio di foto, ma ne ho fatte di bellissime.
Un altro successo fotografico.
Ci sono andata con Babbo Natale

OLD ALLEGHENY TOUR:
ecco un paio di dettagli. Ero troppo immernevata per fate troppe foto.
Accontetatevi di sti super dettagli! e sappiate che è l'1% di tutto quello che ho visto.





IL MIO PRIMO GAME DI HOCKEY
allo stadio ufficiale di PGH. 
E i nostri Penguins hanno vinto 3 a 1 contro i Canadesi Maple Leaves.
Che serata pazzesca... e lo stadio è molto emozionante, e freddo.
Si compra cibo fast food, ma sembra più buono del solito.
Emozionante, e il game stupendo: l'hockey è il mio sport ufficiale, da ora.

MONDO ITALIANO: ITALIANO ESPRESSO
ecco due delle mia amiche italofone.
eravamo ancora una buona decina di persone
e abbiamo festeggiato con biscotti e baci perugina.

UNA VETRINA MISTERIOSA
mentre andavo a casa di un'amica per cena.

Ora collasso a letto...
ciao!

venerdì 6 dicembre 2013

Jingle Bells! e mega-post


Cominciamo subito con dire che sono felicissima: qui in America il Natale è più Natale! Ci sono persino le radio dedicate alla stagione, e tutte le mie App per sentire musica, su iPad etc, sono pronte per festeggiare. Anche se i miei folks mi mancano un sacco, li sento vicinissimi, grazie al calendario dell'Avvento che hanno fatto a 6 mani: una bustina al giorno con dei bellissimi pensierini. Una cosa incredibile! E poi guardate che foto, del presepe... Questo è proprio quello di famiglia, vecchissimo, ma ogni anno pronto per essere usato. Mia sorella lo arricchisce con pazienza, e lo monta con perizia. Il risultato potete giudicarlo voi. E sappiatelo: la foto è il 20% di tutto il presepe...


Volevo poi concludere il discorso Thanksgiving dicendo che è stato davvero meraviglioso, e vorrei aggiungere una foto di gruppo, di noi cugini:



E poi questa, che il mio papà mi ha mandato, ricordandomi 20 inverni fa, col mio berretto. Son proprio me!

E ora veniamo alla settimana. Passata in un soffio, anche se il primo giorno, lunedì, dopo 4 giorni di vacanza intensissma, è stato massacrante. Non riuscivo quasi a muovermi, ma forse era colpa dell'acido lattico, anche. Insomma: la foto è di 20 inverni fa, e come vedete non ero mica neonata! I miei anni, li ho anche io.

Tutto bene, comunque: mi sono ripresa in fretta e bene, perchè il lavoro mi dà energia. Mi piace e mi ricarica. E poi quando torno a casa, c'è sempre qualcosa di interessante lungo il tragitto: tipo questa casa, sulla back alley dello studio, che mi piace molto, quando è illuminata:

Non manco mai di cucinare cose buone, alla sera. Preparo una base (pasta o riso) in quantità, e poi la reinvento tutti i giorni. Qui vedete il riso bollito, di cui ho fatto un pomodoro ripieno. Carotine di contorno...

E un pochino d'arte non manca mai. Qui per esempio vedete il mio progetto "stagionale": dopo le zucche di Halloween ho fatto qualcosa per le feste. Ecco il mio ultimo acquerello, semplice e buffo, che arreda il mio camino in cucina.


Sotto vedete il pacchetto che ho fatto per il regalo di uno dei bimbi, in studio. Settimana prossima faremo la festa di Natale dello studio, e ognuno fa un regalo ad un bambino. Io ho avuto la fortuna di avere l'ultimo nato, un bellissimo maschietto a cui ho preso cose degne di.. un bimbo di tre mesi! Perchè quella è l'età. Ho voluto però fare io la carta da pacco, con gli acquerelli, e mettere il nome in un formato un po' particolare. È il suo primo Natale, voglio che sia memorabile ;)


(per la cronaca: Lunedì abbiamo saputo che un altro pupo è in arrivo! Nascerà in estate... Congratulazioni alla futura mamma!)


Poi... siamo solo a lunedì. Quel giorno, in studio, ho ricevuto persino un regalo, da un cugino della California. Mi ha regalato una sorta di prisma che serve per fare copia dal vero. Come la tecnica antica della prospettiva, o vattelapesca: lo voglio usare al più presto! Si attacca al tavolo, si sbircia, e si copia tracciando quello che vedi. Chissà se funziona. Sono curiosissima.


Martedì (e scusate se vi faccio la lista della spesa, però ci vuole!) ho partecipato a due workshop bellissimi. Uno all'ora di pranzo, in Downtown. Ho biciclettato fino al luogo, e seguito queta sorta di orientamento per architetti. Era davvero interessante, ma purtroppo ci sono dei conflitti di Visti, quindi non potrò fare nulla: si tratterebbe di fare delle consulenze di architettura, ma io mi sarei accontentata di imparare quello che posso, sentendo altri. Peccato, ma capisco le regole, e le seguo.

Alla sera, invece, ho biciclettato verso la parte opposta, dove ho seguito uno dei famosi "brainstorming" (le tempeste dei cervelli, se lo traduci letteralmente) su come vivere in case minuscole. Il workshop voleva raccogliere idee e opinioni della gente che abita nel quartiere di garfield, dove ci sarebbero buone opportunità Si compre un lotto di terreno a poco, e costruisci piccolo, minimale, e i costi di gestione sono bassi per sempre. Interessantissimo, e ben fatto. La recensione è sull'altro blog, ossia clikkando QUI. Buttateci un occhio, che è buffo. C'erano talmente tante persone, in uno spazio piccolo, che il "presentatore" è dovuto salire su di una scala, per parlare! Mitico...

Al workshop ho incontrato anche tre amici, è stato inaspettato e piacevolissimo. Extra chiacchiere!


Mercoledì ho finito di lottare col nuovo Mavericks, una sorta di sistema operativo per mac che ho scaricato su consiglio di un cugino. Dovrebbe aumentare la sicurezza del mio computer, speriamo bene! Per ora mi sta facendo perdere tempo in aggiornamenti pallosissimi. Aaaarg!

La giornata, comunque, è stata molto tranquilla e alla sera non avevo altri progetti se non mettere su carta le idee per il mio futuro prossimo. Forse ho accennato che vorrei "fare sul serio" e magari fare degli esami di architettura, qui. non è facile, ma nemmeno impossibile. Devo solo organizzarmi. Molto bene. 

E in tema di organizzazioni, sto pensando seriamente di iscrivermi in palestra. Mi manca tantissimo fare esercizio davvero, e la bici mi stufa. Ora poi è tutto in piano, non faccio nemmeno fatica! Ho trovato questo posto, e due blocks dallo studio, che fa proprio al caso mio, e costa poco. C'è tutto quello che mi serve, devo solo decidermi. Mercoledì mi sono fermata, sono entrata, e ho visto di che si trattava. Mi è piaciuta subitissimo, davvero. E poi è davvero "fuori dal lavoro", devo solo attraversare la strada. 


Ma non pensiate che mi distruggo e basta! Trovo anche i momenti per rilassarmi. Per esempio, ho scoperto questo telefilm che fa davvero ridere. Si chiama Super Fun Night, con una ragazza cicciotta che si chiama Rebel Wilson. Un nome, un programma. 

È troppo comico! E una bella alternativa al TG1 che sta cominciando a mettermi depressioni. A mettermi ansia, invece, è la stagione delle donazioni. A fine anno, tutte le associazioni possibili ti bombardano di emails per chiederti soldi. Queste donazioni verrebbero detratte dalle tasse, che non è male. Magari ci penso: c'è una associazione che mi piace e vorrei supportare. Ma non è detto che avverrà quest'anno: ho già tanta carne sul fuoco. Però l'idea mi stuzzica. 


Il vero evento della settimana, però, è stato giovedì sera. L'ordine degli architetti di Pittsburgh (AIA PGH) ha fatto la festa di Natale ed è stato stupendo ritrovarsi con tutti i miei amici architetti. A breve sarò membro del gruppo, Associato, diciamo. Magari non serve a molto, ma è un bellissimo gruppo di persone e professionisti. Voglio farne parte!

Il party è stato stupendo e come sempre ho "chiuso la serata" con i soliti amici. Che mi hanno portato a casa, con bici caricata in macchina, visto che pioveva. Sono troppo fortunata!

Quella sera c'è stato anche il cambio di Presidente dell'Ordine. Quello precedente era bravissimo e quella nuova, donna stavolta, sembra proprio simpatica. Abbiamo fatto delle belle chiacchiere, non vedo l'ora di incontrarla ad altri eventi, e vedere cosa fa.


E infine oggi, ovvero... ieri, venerdì. Al lavoro ho fatto un po' di pasticci su di un progetto. Non per colpa mia, ma dovevo mettere in scala dei disegni assurdi e ho perso un po' di tempo a rincorrere inches e feet che mancavano. Per fortuna sono riuscita a fare tutto, anche più di quanto il capo sperava, e alla fine era contentissimo. Bene bene! È il modo migliore per finire la settimana. E come sempre, ho solo fatto il mio dovere, con piacere.


La cosa più bella è stato, invece, fare un servizio fotografico per una parata, sotto alla neve, nel freddo e nella tormenta. Si trattava della parata di Natale del quartiere di Greenfield. C'erano carri, persone, babbi natali, bambini... e caramelle da tutte le parti. Io sono stata portata lì dall'amico che mi ha chiesto il favore, e mi sono esercitata a prendere foto in condizioni spaventose. ragazzi, una tormenta... ero piena di neve, da non credere! Ma alla fine le foto sono venute, bene, carine, nonostante tutto. Le persone erano veramente felici ed era un continuo "Buone feste" e caramelle da tutte le parti. Lungo le strade, i bambini avevano i sacchi della spesa, pronti a ricevere i dolci. Buffissimo e bellissimo. Io non avevo freddo, anche se lo era, ma ero davvero coperta di neve, come un pupazzo.


 il Polar Express!!! fighissimo...


 candy-time!



questi erano i più fighi... 90 anni per gamba, ma fuori di testa! e sotto la pensilina ;)


 il mio "cachè" della serata: caramelline!


A fine evento, sono stata riaccompagnata a casa, bella pacifica, e ho cominciato subito a lavorare sulle foto, poi rispondere alle emails e poi a scrivere a voi. Perchè nel weekend sarò troppo impegnata per farlo. Vi anticipo che farò volontariato per uno spettacolo di cabaret, andrò alla fiera dell’artigianato, e farò il solito Mondo Italiano, alla domenica mattina. Alla domenica sera esco con amici.


I dettagli casalinghi non li metto, ma farò anche quelli. e poi planning, tanto planning, perchè questo è l’unico modo per fare tutto. Perchè se non si riesce, fa nulla. Ma se si può… tanto meglio!

Famiglia: domani ci sentiamo al telefono, non preoccupatevi che siete sulla mia check list. 

E siete sempre al primo posto, assicurato!


Un bacione, e Buone Feste. Stay warm! (state caldi)