domenica 6 aprile 2014

Grasse risate, e Pecha Kucha...

Inizio a scrivere dalla lavanderia, per ottimizzare il tempo. Le mie giornate sono tanto frenetiche, quanto divertenti, e mi sento molto fortunata perchè ogni giorno mi faccio delle grandi risate. A volte si tratta (per la maggior parte dei casi) di misunderstandings tra me e gli Americans. Altre volte perchè, per ottimizzare le cose, mi trovo in situazioni ridicole, alla Fantozzi. A volte sono situazioni alla Bridget Jones, anche se non si applica molto al mio caso.

Mi limiterò a dire che le situazioni più buffe sono state quando ho ordinato un bagel "just baked" e me lo hanno dato "col bacon". Buono, per carità, ma ridicolo. Oppure quando ho passato 15 minuti a spiegare che in studio è venuto un rappresentante di resine plastiche (resins in inglese). Eric continuava a capire "raisins" cioè uvette candite. Non riusciva a capire perchè un tizio volesse vendere uvette a degli architetti. 
A parte le rocambolesche avventure di me che organizzo cene italiane, facendo la spesa in anticipo, portando tutto in studio, caricando la bici come Fantozzi, cercando di sfuggire la pioggia... l'ultima buffoneria che ho fatto è stato oggi, arrivare a Mondo Italiano tutta trafelata, e mettere sul tavolo l'iPad, senza accorgermi che avevo lasciato sul tavolo anche qualcosa che avrebbe dovuto rimanere nella borsa. 
Ho risolto il problema con tutta la nonchalanche del mondo, e nessuno ha detto nulla, però sono stati i 30 secondi più lunghi della settimana.

Andando con ordine, settimana molto carina, con cena da Kaya (un ristorante caraibico americano? Non so come definirlo: loro dicono "delle isole") con Marcella. Era tanto che non facevamo una serata Italians, e mi mancava davvero. Mercoledì invece, in palestra ho corso i miei 4 miles, che non avevo corso lunedì (ero troppo annoiata per correre). La cosa bella di mercoledì è stato che non avevo la bici, siccome al mattino pioveva. Così dopo la palestra, sono tornata a casa a piedi. C'era una bellissima luce e una temperatura perfetta. Ideale per camminare. Quindi, in "tenuta da gara" e con la musica a palla, me ne sono tornata a casa trotterellando, come i trentatrè trentini. Mi ha fatto stare davvero bene.



Altre cose: incominciare a stare all'aperto, temperatura permettendo. E improvvisare un tavolo di lavoro, per fare degli schizzi di un progettino. Qui sono appena fuori dalla mia cucina, e il ripiano di lavoro è un piccolo tecnigrafo che mi hanno regalato degli amici. Roba di seconda mano, data via gratis causa trasloco.


Giovedì sera, invece, c'è stata la super serata Pecha Kucha, quella dove presento le  20 slides e ho 20 secondi per spiegarle. Io ho parlato del Carnevale di Schignano, e avevo tutte le foto dei cugini, con un cammeo spettacolare dello Zio Domenico. Bellissimo. La serata è stata davvero divertente, anche se avevo un po' di agitazione, come sempre. Era la mia 4a Pecha Kucha, ma ogni volta è come se fosse la prima. Stavolta eravamo in un cinema, con mega schermo. Le altre presentazioni sono state davvero belle, a parte una un po' lenta, ma resa simpatica dall'interazione del pubblico che faceva domande.
Ci siamo divertiti tutti, sinceramente. 

(a sx: Dutch McDonald, MC, e sulla dx io, in versione eleganto-militare.)

Potete vedere tutte le mie diapositive sull'altro blog che ho, cliccando qui.

Venerdì è stata una bella giornata in studio, con pranzo nello Strip District offerto da un amico che ho aiutato con una piccola traduzione. A fine giornata, ero già pronta per lasciare lo studio in direzione di una con amici. Avevo la spesa al seguito, per non dover tornare a cas. Mercoledì avevo comprato gli ingredienti per fare una bella cena Italiana, con altri 3 amici. Ho preso i ravioli di Giovanni Rana, ai formaggi. Erano molto buoni, e li ho fatti burro e salvia. Poi ho cucinato una parmigiana semplice. Uno degli ospiti era una donna vegetariana, e comunque per me era venerdì di quaresima. La serata è stata semplicemente adorabile, e con un attimo di panico quando il vento forte ha spalancato le finestre e ha distrutto un vaso che stava per terra. Era un po' una scena da casa stregata, ma ci siamo fatti due risate, abbiamo pulito, e poi ci siamo messi a tavola. 

Sabato invece, pranzo a pizza, e poi camminata nella via dello shopping. Per finire in un negozio di stereo systems e altoparlanti. Dove abbiamo passato un'ora a parlare di impianti. E io ho deciso che voglio un impianto stereo da paura. Il suo nome è "Sonos". Vi basti questo. Tra poco avrò una casa che parrà una discoteca. Sarà il mio obiettivo per la primavera.


Sabato sera invece cena indiana, a casa di amici indiani. Che cena, ragazzi, e che bella compagnia! Ero un po' stanca, ma tutto è filato liscio. E comunque non so cosa darei per saper cucinare quel cibo, è buonissimo!

Qui sotto, la "selfie" più bella di tutte, scattata dalla magica Doris. 


Domenica, oggi, solita routine. Ma il clima più mite rende tutto più facile. Persino piacevole, visto che ora posso stare di nuovo in salotto, senza congelarmi, o senza prosciugare il mio portafoglio (pimpando il riscaldamento). Sono solo a metà delle cose che voglio fare per stanotte, ma va bene così. Ho fatto le più importanti, in primis.


Ora un po' di foto random, dalla previous week: tipo i Kit Kat al thè verde, da Marcella. Dal Giappone, via Germania, con furore.


poi: Mr Martin che dorme sotto al tavolo. Rilassato.


Concludo con il mio altro animale da compagnia: il mio Chubaka personale: Sparkyno! 
Durante la Skype Call domenicale.

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