Il primo post dalla nuova casa era molto denso,
ma un po' sbrigativo. Da quando ho pubblicato il mio libro sulla internship, e
qualcuno l'ha letto, mi sono state fatte notare cose a cui non pensavo prima.
Una di queste era proprio l'approfondire i fatti che sono un po' più strani, per
chi è Italiano. Io ormai ci ho fatto il pelo sullo stomaco, ma dovrei
essere un po' più specifica per voi.
Per esempio, torniamo un attimo sul fiume
Allegheny e al fatto che è arrivata questa papera gonfiabile alta 40 piedi.
Allora, 40 piedi significa alta fino al 3° o 4° piano di una casa. E uno si può
domandare chi e come ha permesso cotanta ambizione al lattice. Questo progetto
di arte pubblica ha girato altre città nel mondo, tra Cina, Giappone,
Brasile... Non c'è uno scopo particolare: degli addetti gonfiano questa papera,
in acqua (fiume o lago o mare che sia) e poi la mostrano al pubblico,
trascinandola con le barche. Ieri c'erano migliaia di persone, penso che siano
venuti anche da fuori Pittsburgh, perchè davvero non mi spiego tanta
partecipazione. Ed entusiasmo! C'era musica da discoteca, su uno dei ponti di
Pittsburgh, dove un DJ incitava la folla e pompava l'evento che di per sè era
tanto bello quanto lento: la papera era trascinata controcorrente da una
barcona (quella blu che vedete nelle foto) e seguita da un motoscafino che
permetteva i movimenti più "fini". L papera, infatti, ha fatto lo zig
zag da costa a costa, visto che le persone si erano disposte ovunque, sul
fiume.
Ma la papera non è il solo volatile che è
recentemente entrato nella mia vita. Ho deciso che farò collezione di gufi, o
meglio "allocchi". Anche la mia casa si sta popolando di cose gufose.
Se volete contribuire, mandate tutto via posta!
Qui vi mostro i miei pezzi, per ora. Ho anche
istituito un'uccelliera ufficiale, in cucina.
il tappetino del lavandino della cucina: un gufo da $3
Vicino a casa mia c’è una via molto interessante che in pochi blocks
contiene tutto quello che mi serve per vivere. Si chiama East Ohio Street e per
il momento ho battezzato il notaio (per le bollette del gas), il posto di
seconda mano per comprare un paio di cose per la casa, una “bakery” che fa
tutto dal pane alle torte iper-lavorate (ma dove io ho preso un caffè alla
zucca speziata) e poi un posto di vestiti un po’ pazzo. Ci sono entrata anche
per farmi conoscere un po’. Le ragazze alla cassa erano molto gentili e abbiamo
subito incominciato a parlare assieme. I vestiti appesi erano un incrocio tra i
costumi di Renato Zero e la più moderna “Angela Favolosa Cubista”, che ho di
recente visto tornare in auge su Facebook. Io tra le offerte ho trovato una
gonnellina nera molto carina che ha un mega orlo di simil-pelle, tutta
ondulata, che abbianata ad un sopra assolutamente piatto e neutro si può anche
indossare. Ho quindi trionfato ancora una volta nello stile, dettandolo durante
il successivo gallery crawl.
Oggi che è sabato, invece, mi sono dedicata a riprendere i contatti con
un po’ di persone in Italia e a Pittsburgh.
Ho anche fatto la mia prima laundry
a gettoni pubblica! Che ridere… a suo di quartini (di dollaro) puoi comprare
tutto: dal sapone alla sacca per i vestiti. Poi Lavi, in 25 minuti, e asciughi.
Il tempo dell’asciugatura varia molto a seconda di cosa devi asciugare. Io ho
fatto 25 cents per 7 minuti e tutto
era ancora umido. Allora ne ho aggiunti altri 50 per un altro 15 minuti, ma
ancora era umido. Avevo fatto potenza media, perché temevo il disastro. Ma
avendo l’accappatoio dentro, forse avrei dovuto osare di più. Imparerò col
tempo e sarò molto più efficiente. Volevo fare qualche foto alla camera da
letto, ma non posso: ho dovuto stendere tutto di nuovo, usando il cordino del
mio aquilone Italiano.
un dettaglio solo ve lo metto: il mio comodino.
Ho comprato solo il piccolo asse da stiro, il resto c'era già.
Subito dopo sono andata a messa, nella mia chiesa di fiducia (San Stanislao, nello Strip District) dove una
banda polacca suonava le canzone da Chiesa a ritmo di polka. Io pensavo fosse
uno scherzo: pensate al testo di “Camminerò sulla tua strada Signore” con la
musica di un “Fin che la barca va” o “La rosina bella”. La messa comunque è
finita e siamo andati tutti in pace. Io verso Downtown per vedere le gallerie
d’arte che ieri sera non sono riuscita a vedere. Sono rimasta molto
soddisfatta, anche se non si deve essere né deboli di stomaco, né di vista. Né
di orecchio. Insomma, a parte la mostra sui pezzi di Lego System, il resto era
per un pubblico un po’ preparato. Pittsburgh è comunque una città con le palle!
Chi è debole di cuore vada a vedere la paperella gonfiabile.
Ogni giorno incontro i miei landlords,
ossia la coppia che mi affitta. Sono molto contenti di avermi qui e hanno detto
che adorano il profumo del mio caffè e tutto quello che cucino. Da quando sono
qui ho fatto sempre pranzo e cena a casa, senza risparmiare sulla creatività.
La prima sera avevo solo una padella da uovo all’occhio di bue e ci ho bollito
un po’ di pasta, prima, e poi ho fatto delle uova strapazzate con spezie e
ketchup. Poi, man mano che la cucina si attrezzava e la dispensa si riforniva,
ho fatto cose più raffinate, tipo un involtino di carne rossa, con spinaci e
senape all’interno. Oppure oggi un peperone ripieno di riso e grana, un po’
piccante, cotto al forno. Ho anche fatto un banana bread con un pizzico di lavanda dentro, per le prossime colazioni.
Stasera uscirò ancora, a sentire musica con amici.
Voi che farete?