Racconti invernali. Ormmai,questa sembra un po' essere la realta' delle giornate. Commincia l'inverno che rende tutto bianchissimo, anche senza neve. Pittsburgh d'inverno mi ricorda molto il Giappone, con quel pallore lattiginoso che avvolge tutto quanto.
Eppure, tipo ieri, ci sono delle giornate di sole ghiacciato, che per qualche ora restituiscono colore alla citta'.
La mia settimana e' stata molto buona, non mi posso lamentare, a parte il freddo fuori (ma casa mia e' molto calda, ora). Lavorativamente parlando, non so nemmeno bene dove sia finita, tanto e' passata in fretta. Sono soddisfatta del lavoro fatto, e di un po' di "overhead" di cui mi prendo cura, per lo studio. In praica, si trata di piccoli compiti che servono a rendere piu' fluido il flusso lavorativo. E' lavoro che nessun cliente paga, ma che se non venisse fato, renderebbe ogni altro compito molto difficile, o piu' lento.
Domenica scorsa vi ho lasciato prima di andare al cinema, a vedere un documentario con Orson Welles. E' stato molto bello, mi ha fatto piacere vederlo.
Adesso, a Pittsbugh, c'e' il Three Rivers Film Festival, ed e' davvero ben organizzato con tantissimi film di vario genere. Dura un paio di settimane, mi pare, ed e' una bellissima attivita' invernale. Domenica scorsa, partendo da casa, ho incontrato Eric al cinema, direttamente. Ci sono arrivata con il bus, e la mia famosa Busway, che da quando mi sono trasferita nella casa di adesso (da un anno e un mese! come vola il tempo) non uso quasi piu'.
(foto presa dalla mia fermata, verso la Penn Station, in Downtown. Mi ricordo sempre di quando Ele era qui, e siamo state sotto il cupolone per fare foto).
Al cinema, mi sono rilassata e ho gustato il film, anche se era molto complesso sia per contenuti che per accenti e pronuncie. Eric mi ha aiutato con un po' di pezzi di storia e un po' di parole desuete. Sono certamente migliorata nel mio inglese, ma ancora riconosco che a volte non mi esprimo correttamente, o che qualcuno non mi capisce, e questo mi rende un po' matta. Non dovrei essere dura con me sessa, ma a me pare che, dopo due anni e mezzo, se prima era solo un "accento interessante", ora e' solo che non parlo correttamente. Tutti continuano a dirmi che il mio accento e' molto bello, lovely perfino, ma a me girano un po' le palle.
Film a parte, questa settimana ho studiato un po' di meno, ma non importa. Lunedi' siamo andati nel nostro bar ristorante caraibico per una birra, per festeggiare il nostro anniversario. Dopo un anno sono molto contenta, e non l'avrei mai pensato. Mi sono sempre considerata una solitaria, ma potrei riconsiderarmi del tutto, adesso. Lo sto gia' facendo. Poi cena a casa, ma semplice, con un po' di buoni leftovers che c'erano.
Martedi c'era una delle sessioni di studio degli esami ARE, per diventare architetti negli States. Sto ancora aspettando una risposta dall'ordine degli architetti. Devono dirmi se ho studiato abbastanza, e se il Politecnico di Milano e' un'universita' degna degli standard Americani. No comments...
Mercoledi' siamo andati a cena a casa di Julia, ed e' stato davvero bello. Era tantissimo che non ci vedevamo, e almeno due anni che ci ripromettavamo di fare una cena assieme. Finalmente abbiamo avuto l'occasione di farlo, a casa sua, molto tenera e accogliente, in una bella zona residenziale. Cena buonissima, ovviamente! Lei e' davvero un'ottima cuoca. E anche una gran sarta! Mi ha fatto vedere le sue creazioni e mi sono davvero piaciute molto.
Giovedi c'era un evento nell'Universita' Carnegie Mellon, organizzato dagli studenti di architettura in collaborazione con lo YAF. E' stato bellissimo: si trattava (per noi "grandi") di fare revisione ai progetti degli studenti di 5 anni diversi. E' stato davvero divertente e una fonte di ispirazione. Mi e' piaciuto molto e non vedo l'ora di rifarlo a primavera (cosi' abbiamo deciso). Come ex-studente italiana, mi viene da dire, e' incredibile 1) come usano le tecnologie piu' avanzate (in termini di bio architettura, per esempio, o sustainable landscape); 2) come se ne fregano del contesto! Sono un po' tutte delle astronavi che calano sulla zona di progetto, e fanno quello che vogliono. Incredibile davvero.
Ripeto, molto divertente, ma completamente diverso dall'approccio al Politecnico.
Sono contenta della mia educazione, ma forse avrei integrato volentieri molti aspetti dell'universita' Americana. Non i loro prezzi, sicuramente. Studiare in America equivale a comprare una casa di lusso, e i debiti degli studenti sono davvero altissimi. Fa parte del sistema!
Ora un po' di foto della serata, davvero un successo.
Venerdi' e' stata una giornata veloce e molto densa, avrei avuto bisogno di due ore in piu'.
A pranzo ho finito di chiudere l'orto, diciamo, e abbiamo rimosso le ultime balle di fieno. Nick (dello studio) ha tagliato l'erba. Io ho rimosso le balle di fieno (quelle dove avevamo piantato alcune cose, con risultati interessanti e tutto sommato soddisfacienti) e coperto un po' il terriccio della "sabbionaia" con parte della paglia. La cosa piu' interessante e' stato rimuovere i cavoletti di Bruxelles, dalla pianta. Aveva molte foglie, e sul tronco, i cavoletti crescono cosi':
Alle 6 ho dovuto lasciare, rimandando a sabato il resto delle cose rimaste fuori. Non male, comunque, e sono felice di avere cosi' tanti impegni. Mi fan sentire bene, occupata, e utile.
Con la mia bici, nel freddino invernale, mi sono diretta a Shadyside dove ho cucinato una pasta con ceci e formaggio, passata al forno. Ho anche aggiunto dei semini non di papavero, ma simili come forma e concetto, per rendere il tutto piu' raffinato. Qui vedete il risultato dopo essere stato nel forno: niente di specialissimo, ma comunque "good loking" e saporito.
Dopo cena abbiamo visto un film stupido, anni 70, chiamato Caddyshack. E' stato divertente, sono stata felice di averlo visto. La serata e' finita tardi, siccome Eric sta ospitando degli amici che arrivano da San Francisco. Sono i padroni di Mr Martin, tral'altro. Con loro abbiamo ascoltato musica elettronica fino a dopo mezzanotte, e poi finalmente siamo andati a dormire. Io ero stanca, essendomi alzata presto.
Sabato c'era un solo speciale, ma un freddo boia. Tipo meno 10, per intenderci. Dopo aver fatto colazione a casa, io sono andata a fare un servizio fotografico per la famiglia di Mel, che lavora nel mio studio. Come un annetto fa circa, faccio foto alla sua famiglia, coi due bimbi e il marito. E' stato davvero divertente e ho delle belle foto, anche se non e' stato facile, col piccolo di 2 anni e mezzo, che non sta fermo un attimo. Spero che le piacciano le foto! Penso di averne di belle, ma avrei voluto poter fotografare i bimbi con piu' calma.
Ripresa la bici, mi sono diretta in studio dove per tre ore ho lavorato alle ultime cose che dovevo, facendo pranzo di fronte al pc, come in settimana. Niente di male, mi piace farlo. E la cosa piu' bella e' che ho fatto quel che dovevo.
Finito in studio, ho proseguito verso Downtown, per andare al cinema con Emily dello studio, e Victoria e Deanne, che hanno lavorato con noi fino a poco tempo fa. Poi mi sono diretta a casa mia, prima di essere recuperata da Eric per vedere la partita dei penguins al bar, mangiando buon cibo e bevendo buona birra. Abbiamo cominciato con una Franziskaner, e poi siamo passati alla IPA Indian Pale Ale, che e' un po' piu' amara e attualmente la mia preferita.
La partita dei Penguins e' stata speciale, fino all'ultimo erano pari, e poi sono andati ai "rigori" dell'hockey, che sono simili al rigore del calcio, ma con pattini, ghiaccio e mazza.
Be', la squadra di NY ha fatto l'ultimo gol e sembrava avessero vinto. le persone stavano gia' lasciando gli spalti, quando i giudici hanno deciso che il gol non era valido (perche' aveva rimbalzato due volte sulla mazza del pattinatore, prima di entrare in porta) e quindi hanno dovuto continuare. Alla fine, iPenguins hanno vinto, con le persone in strada che non capivano piu' niente, siccome avevano lasciato troppo presto. Che ridere... Persino il portiere dei Penguins si era gia' ritirato negli spogliatoi, imprecando per la sconfitta. Poi tutto e' cambiato, in 5 minuti spettacolari. Che partita!
Ora e' domenica, abbiamo fatto colazione all'americana nel nostro bar preferito, e sono molto contenta. Sono davanti al camino, ed Eric era qui con me prima di andare a lavorare un pochino, 5 metri piu' in la'.
E con questa foto vi lascio, mentre finisco il post. Poi vado a studiare, poi vado a casa del cugino Ken, per cucinare con loro. Fuori fa un freddo becco, e questi sono i miei racconti invernali, sempre un po' diversi.
Ciao!
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