sabato 21 dicembre 2013

Prima della "Tempesta" Natalizia

I realtà sono tra due tempeste: prima quella frenetica dei parties-natalizi-pre-Natale (che segue la stagione dei parties-di-Thankgving-prima-dello-stesso) poi quella Natalizia vera e propria. Perchè Natale si fa in Famiglia e io ho la grandissima fortuna di farlo COMUNQUE in Famiglia, anche se non sarò con gli Italians. Raggiungeroò una ventina di cugini in Michigan, e sono superfelice. Sarà stancante, ma questi sono i momenti che tra 50 anni ci diremo: io c'ero, o meglio ancora: I was there!

Ma parliamo dell'ora: io sono qui. Sballottata tra tante cose, come sempre, ma felice. Questa settimana è stata un po' meglio della precedente: sono stata più lucida, anche se forse era dato dalla stanchezza. In quella precedente ero in un euforia totale. Vi avevo scritto in fretta, martedì scorso, postando principalmente foto, ma ora voglio rallentare un attimo e dirvi che sono molto più tranquilla.
Sono riuscita, poco alla volta, a fare tante piccole cosette che volevo fare (biglietti, regali, auguri, feste) e ora sento che ho la mente più pulita. Lunedì la partita dei Penguins, giocatori di Hockey, è stata davvero emozionante. Prima di tutto è uno sport davvero figo, poi molto intrattenente. Meglio del calcio, c'è molta azione, e un sacco di scazzottate. Almeno due a partita. E quando si menano, nessuno fa nulla. Il pubblico esulta, e alla fine vince chi resta in piedi. È una sorta di box su ghiccio: volano elmetti, sputacchiere, pugni goffi (sono imbacuccati come peluches). I giudici stanno lì, a braccia conserte, fino a che i tizi non hanno finito. Poi alla fine si beccano 5 minuti di squalifica, e finisce lì. L'unico che è stato espulso per molto tempo era un giocatore che durante il gioco (ma non questa volta) aveva tirato un brutto calcione a un altro. Questo aveva avuto un trauma, brutta storia. Non so quando è successo, nè le squadre, però è stata grossa. Queste scazzottate sono più robe da ragazzi. Due cazzotti e via, no drama.

La cosa più bella di oggi (che è solo sabato! E il weekend è cominciato benissimo) è che ho sentito la mia famiglia, nonna compresa. Le scrivo sempre, ma a viva-voce è tutto diverso. La nonna è un fenomeno e mi dà coraggio ogni giorno. Mi sento fortunata ad averla avuta vicino a me, sempre. Mi insegna molte cose, ed è sempre piena di consigli del cavolo, senza i quali sarei persa. 
Anche parlare con i miei, oggi, è stato davvero bello, mi mancava farlo con un po' di calma. E mercoledì scorso avevo sentito mia sorella, che mi ha chiamato alle mie 6:30 / 7, cioè tra la 1 e le 2 di notte sue. Quando si dice sorelle veramente fighe... lasciatemelo dire! Non poteva farmi un regalo più bello.
E il calendario dell'avvento che mi hanno fatto mi rallegra ogni giorno (con un po' di malinconia a volte) per tutte le cose che trovo nelle bustine. Di solito sono citazioni o ricette, ma guardate cosa ho trovato oggi: 
Penso di avere la famiglia più bella del mondo: è una bellissima rubrica dove tenere gli indirizzi di amici, amanti e mariti. Nona male eh!
Poi volevo condividere con voi un'altra immagine. L'ho comprato da tempo, ma guardate che bel pouf: lo uso di fronte alla stufetta in cucina, e poi mi serve per contenere cavi, tecnologia varia e tutto quello che deve sparire all'improvviso. $5, ovviamente:


Qui invece un paio di updates: l'angolo del peccato (con ultimo acquisto: Amaretti di Saronno) e la mia collezione di uccelli. Piena di volatili dalle forme più strane, ma grandi amici miei. In realtà sarebbe di civette, ma non resisto a tacchini, galline e tutto ciò che abbia piume.

Le nicchie le vedete proprio come sono nella realtà: in cucina, con tutti i miei cimeli, una sopra l'altra.
E ora veniamo alla collezione di auguri, ricevuti finora. Beh, è una parte, in realtà ne ho anche altri. Questi sono gli ultimi. Che meraviglia riceverne!

Il più bello è questo, dai miei landlords, che sono persone fantastiche. Guardate che immagine stupenda, di PGH:

Altre foto in arrivo: oggi mi sono fermata nello Strip District a prendere un po' di cose natalizie, per gli ultimi parties e regali. Stasera porto Panettone Bauli e Torroncini alla frutta! Ci sarà un party danese, dai due miei amici. Io però sono la loro italiana preferita, quindi eccomi pronta, se non a cucinare, a portare er mejo der mejo, sotto Natale. 

 E domani, a mondo italiano, porteremo tutti qualche cosa, per festeggiare ancora.
Io porto Amaretto e cantucci. Gli amaretti (biscotti) di Saronno, nella scatola metallica, sono privati, hihih!

Nei prossimi giorni farò molte cose: cucinerò lasagne per un party il 24 sera, prenderò l'aereo il 25 mattina, cucinerò ancora per molte persone, e poi tornerò a casa, in tempissimo per l'ultimo dell'anno. Ricordo che temevo il 2013, un anno fa. Il 2012 era stato stupendo, e io mi domandavo se il 2013 sarebbe stato altrettanto spettacolare. Lo è stato, inaspettatamente. E non meravigliatevi, se avevo dubbi: la speranza è sempre l'ultima a morire, ma a me piace stare coi piedi per terra. Avevo molte sfide davanti a me, e mi stavo davvero preoccupando. Tutto arriva sempre così all'improvviso. O forse succede solo in America? Chi lo sa. Comincio a non capire più dove finisco io, e dove cominciano gli States. 

Io per l'anno nuovo mi auguro di migliorare, di portare avanti i miei progetti e di aiutare altri a realizzare i loro. Tengo duro, sempre con la tremarella mattutina di sapere che devo andare fuori e fare del mio meglio, per stare a galla. 
E mi auguro di imparare a rilassarmi un po', anche se per ora resto sempre sull'attenti. 
Perchè non si sa mai. Però si spera sempre ;)



L’Italia è un popolo di acrobati
gente che arrischia ogni sera la vita,
 e si prepara nelle ore di riposo 
a camminar con eleganza sulla corda 
od a saltar di trapezio in trapezio 
o far volare in aria cinque piattelli e due clave. 
Ci si aspetta ogni momento una catastrofe e non accade. 
Si ritorna a guardarli il giorno dopo. 
Sono straordinari, incredibili. 
Non si sa come facciano. 
Tutti i momenti si dubita. 
Ma loro non dubitano mai.

Dall’Ideario di Giuseppe Prezzolini 
Lettera A
1956

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