domenica 12 gennaio 2014

La Grande Bellezza... è stare qui!

(comincio il post con una bella composizione fatta a 4 mani:
ho cominciato io, selezionando le parole, e poi
un amico le ha "shuffleate" per bene, mettendole in un inglese migliore).

-- POSITIVITY --

[Stralcio di post scritto sabato] 

<< E poco alla volta si torna alla routine quotidiana. Per intenderci: oggi ho pulito casa, sono andata in lavanderia (dove mi sincero sempre di salutare le proprietarie, brutte e grasse, che sono simpaticissime e super gentili), partecipato ad un workshop di origami, cucinato un castagnaccio, fatto spesa per una cena mega domani sera. Ora sono in bus, ascolto Elio e le Storie Tese e sto scrivendo a voi. 
Dove vado? Sto andando a casa del mio amico Eric. Cucinarò una carbonara e poi ci vedremo un film molto architetturale, oppure uno Giapponese, di Akira Kurosawa. 
Insomma, tutto normale no?!

La settimana passata è stata tranquilla, considerando la mia media stagionale di impegni. Ha fatto -25 gradi Celsius, e oggi ce ne sono stati +12 (Celsius). Ma a Pittsburgh si sa che c'è un tempo pazzesco. Di sicuro stavolta c'è lo zampino del global warming: questi estremi in così poco tempo non sono mai successi. 
Io resisto, senza fatica, al massimo cado dalla bici, su qualche tratto ghiacciato (capita una volta ogni due settimane). Ma lo facevo anche in Italia, col motorino. Tutto nella norma, ancora una volta. 

La cosa più bella di questa settimana, comunque, è stato cominciare ad andare in palestra, dopo quasi due anni di stop. È stupendo, anche se lo spazio è stranissimo. È una sorta di grosso magazzino, con delle vetrine che dànno direttamente sulla strada. Vicino a queste, la gente corre sul tapis-roulant, come se fosse davvero in strada. In questo magazzinone, c'è un minuscolo bagno con doccia (che però faccio sempre a casa mia) e non ci sono nè armadietti nè spogliatoio. La gente grossa si allena con delle gomme da tir. Sì, le ruote proprio! Prima le ribaltano per tutta la lunghezza della palestra, poi alla fine del percorso la prendono a martellate, con un martello enorme. Una cosa primitiva, ma con strumenti moderni. 
Le donne invece si allenano con una trainer di colore, molto simpatica, che le fa fare un allenamento da Marines. Io uso le mie macchine regolari, faccio pesi, corro, faccio stretching, ascoltando la mia musica tda discoteca, per tenere il ritmo giusto. Mi diverto tantissimo. L'ambiente, a parte quando ribaltano le ruote (di 50 cm di spessore e 1,50 m di diametro) a pochi passi da me che faccio addominali, è molto cordiale. Lo adoro, addirittura, e il tutto è a soli 5 minuti a piedi dal mio studio, in direzione di casa mia. Se sono già in bici, posso persino fermarmi a fare la spesa, prima di rientrare alla base.  
Una vita molto efficiente, dove ogni minuto è prezioso, per far funzionare il meccanismo.
Ora però mi concentro sulla strada che fa il bus, siccome è un tragitto un po' nuovo per me, e non voglio perdere la fermata. Vi scrivo ancora dopo. Bacio! >>

[post scritto domenica sera]

Ahhh... la soddisfazione di aver fatto tutto quello che ci si era prefissati di fare. Tutto. Ora sono un po' stanca, ma posso andare a letto, finalmente. Non prima di postare queste foto, a testimonianza di tutto quello che ho fatto. I commenti a ciascuna foto spiegheranno i dettagli che, sul bus, non ho potuto approfondire.
Per la cronaca: NON ho perso la fermata, e come film abbiamo visto quello giapponese, di Kurosawa. "Dreams", bellissimo, ma balengo forte!

Cominciamo con uno dei miei graffiti preferiti, in Downtown: I due Andy - Warhol e Carnegie, che sono stati l'unico tocco di colore di due giorni bellissimi, ma decisamente uggiosi.


Qui sotto, il mio fiore, a 3/4 del suo splendore. Lo vedete il bocciolino sul retro? Ci sta lavorando sopra, o magari aspetta primavera. Vediamo quando sboccia!

Il Workshop di origami: sul tavolo c'erano mille esempi di origami già fatti, con le schede per farli anche noi. Ci hanno dato -gratis- delle bellissime carte, e ci siamo sbizzarriti. Molto difficile, seguire le istruzioni su carta. 

Qui sotto: una scatolina che ho fatto. Dentro ci ho messo le mie 3 monete di cioccolato,
che mi ricordano Mami. Le mette sempre in giro, a Natale!

Qui sotto: il piccione che ho fatto. Doveva essere un fiore, ma ho sbagliato le istruzioni e ho dovuto continuare col piccione. Molto bello! E sullo sfondo, un libro di Pittsburgh che mi era statao regalato a dicembre. 

Qui sotto: direi... descrizione non disponibile. Dovrebbe essere un cigno, ma a me pare un dinosauro.
Sarà il colore....

Eccolo, il castagnaccio, che ho fatto per quelli di Mondo Italiano. Gli è piaciuto molto, e anche a me. Certo che un sapore così non lo ha mai provato nessuno! Non hanno molte castagne qui. Tutti erano molto curiosi, ma hanno assaggiato volentieri.

Domenica sera: ospiti a cena! Ho fatto ancora la carbonara, che è la loro preferita, e delle buone lasagne -che gli piacciono tanto- che poi hanno potuto portare a casa. Stupenda serata, con grandi risate. Che bello! Sotto di questa, vedete il cappello solito, e il cartello che avevo messo sulla porta, per far trovare l'appartamento giusto.

E per finire, il bigliettino che accompagnava un loro regalo per me: 3 bellissime ceramiche fatte dalla Nonna. Sono stupende, metterò le foto a breve. La loro Nonna è veramente un'artista speciale, le sue ceramiche sono strepitose!

E quindi, facendo  complimenti a Sorrentino per "La Grande Bellezza" (che non ho visto) mi rubo il titolo e vi dico: la grande bellezza è stare qui, a fare tutte ste cose, una dopo l'altra.

Ciao!

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