mercoledì 24 settembre 2014

Volontariato

Sotto questo termine, in America, si nascondono mille significati, e di solito molto divertimento. È una cosa che ho scoperto da subito, sin dai primi giorni qui.
A me fare "volontariato" suonava come una roba da ospedale, ma qui si tratta di trovarsi con altri, supportare una causa o un evento, fare un piano, e realizzarlo.

È volontariato perchè nessuno ti obbliga e nessuno ti paga, ma ne guadagni in esperienza, visibilità, e poi cibo gratis, e magari anche qualche birra.
Questa era solo una piccola introduzione alla mia settimana passata, dove le mie varie attività di volontariato si sono incrociate pericolosamente, ma anche "divertentemente".

Per prima cosa sto facendo volontariato per l'AIA, per i Design Awards. Abbiamo stampato tavole, montato tutto sui muri, curato exhibitions, scritto testi... così tante cose! E di quelle non posso mostrarvi ancora nula, prima di venerdì, quando il tutto verrà aperto al pubblico. Però il mio nome compare tra gli aiutanti ufficiali, e ne vado molto fiera. Ho ricevuto dei bei feedbacks da parte delle persone che ho aiutato, e questo conta. Se è vero che Beatrice significa "colei che dà la felicità", bè, allora ho proprio il nome giusto!

Ecco quello che posso mostrarvi: i colori usati!


Poi una cosa buffa che ha notato Geoff in studio: se Googoli "AIA" in generale, viene fuori prima l'AIA nazionale, poi l'AIA di Pittsburgh. E la "descrizione" dell'AIA di Pittsburgh... son me! Per uno strano caso del destino, io compaio perchè probabilmente mi hanno pubblicato le foto, che sono ancora li in prima pagina da qualche parte. Che onore onorato...



Poi ho fatto l'account di Twitter. Questo potrebbe essermi utile in futuro, per altro volontatriato. Again, why? Apparently, "because". Qui sotto, il mio profilo. Non capisco bene a cosa serve, ma non importa. Temo che lo scoprirò presto. Pensavo che Facebook fosse una cacchiata, e invece poi ho capito come usarlo. 



E ora gli altri volontariati: mi sono offerta volontaria (con altri) per preparare il Parking Day in studio. È una giornata (venerdì scorso) dove ci si appropria di un posto auto, e poi si fa qualcosa di diverso, che parcheggiare l'auto. Noi ne abbiamo approfittato per celebrareil lotto di terreno che abbiamo fuori dallo studio, e abbiamo fatto un campo di bocce. Viviana è stata fenomenale, e abbiamo avuto le sue bocce da gara, bellissime.
Ecco un po' di foto:


Il lotto vuoto, al mattino presto

 ed eccolo pieno!


Poi qui sotto: ognuno ha il suo stile...




siccome il prato era molto sconnesso, per poter vedere il boccino abbiamo messo il fenicottero di plastica, per segnalare la posizione.  Sembra un uovo di fenicottero! Che in inglese, si chiama Flamingo...

E nonostante il fenicottero, sempre discussioni... ;)


Finalmente, dopo un’estate di preparazione, c’è stato anche lo Shadyside HouseTour, e la casa di Eric era sul tour. È una casa-ufficio, modernissima, e io ho portato la mia macchina per fare foto. Ne ho fatte proprio di belle e qui ve ne metto solo due. 
La preparazione è stata pazzesca: il giardino, la casa, i dettagli… tutto è stato messo a puntino per mesi, e poi nel weekend precedente.

Greg, Doris ed io eravamo i volontari numero uno (per entusiasmo e per esperienza della casa) ma poi anche Kevin del mio studio, nonchè amico di Eric. 

È stato davvero divertente, anche se pazzesco. Mi sembra che alla fine si sia trattato di 1100 persone, o simili. Prossimamente ci sarà un party per i volontari, ma io ho voluto subito far venire un po’ di amici per concludere in bellezza. Ho fatto una buonissima carbonara, una bella insalata ricca e mistissima, e poi della pasta al pesto, in caso di vegetariani. Molto buono tutto, e un’altra divertentissima serata.

Uno dei pezzi forti era la sistemazione del salotto: il divano di pelle è stato spostato al piano di sopra, e al suo posto sono arrivate due banche di design mdoerno. Eric ha disegnato un pezzo che fa da schienale. Davvero bello. Sul retro della panca c’è anche una serie di foto personali, di amici e familiari, che fa davvero una bella figura e da contraltare a tutti i modelli di architettura che ci sono sui muri. 

Bravissimo Eric!


Per il tour, tutti si sono dovuti togliere le scarpe, e mettere su i peduli di plastica.


Persone ovunque! Che giornata favolosa...

Ora siamo a mercoledì, a metà settimana. Io ho all'attivo volontariato a montare tavole, una palestra sola al mattino (domani faccio la seconda) e ieri il compleanno di Eric, festeggiato qui nel North Side, con i nostri amici, persino giocando a biliardo.

Oggi a pranzo ho seguito un seminario sul "relisient design", ossia l'architettura che si preoccupa del cambiamento climatico e in particolare della gestione dell'acqua (i ghiacci che si sciolgono, il livello del mare che sale, ma anche la siccità o le inondazioni causate dagli uragani). Molto interessante.

Alla sera, invece, "charrette" di design (ossia: una sessione di idee e schizzi per risolvere degli spazi) per un ospedale. ANche di questo non posso dirvi molto, perchè deve restare privato. Posso dirvi che era organizzato da sole donne, per sole donne, e la cosa non mi sconfiffera moltissimo, posto che sono l'antifemminismo per eccellenza. Ma la cosa qui era proprio di design, di femminismo non se ne parla. Sono solo io che lo fiuto.

Non so se mi sia paciuto andarci, forse avrei potuto fare di meglio?!? Lo sto ancora decidendo. Però posso dirvi che tutto sommato ho imparato qualcosa, su di me e sulle persone che ho attorno. Direi che è una piccola esperienza di vita, e come tutte le esperienze, vale la pena di farla. Bè adesso, non tutte tutte le esperienze vanno fatte, ma ci siamo capiti, no? Esperienze di lavoro, ecco specifichiamo, ahah!

Adesso ho finito con voi, per stavolta. Domani cena per festeggiare Eric, poi venerdì grande apertura dei Design Awards, e alla sera tardi, andiamo a vedere il Musical "Book of Mormons". Finalmente, dopo anni, me lo vedo.

Ciao belli, statemi in forma.
Alla prossima!

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