In effetti non ho più potuto scrivere molto, con tutti i party e Gala che mi sono capitati. Attenzione, non è che ho party e Gala ogni settimana. Questa è stata molto intensa a cominciare da sabato.
Ma prima di parlare del gala, vi metto due foto di roba "lasciata in sospeso":
L' operazione "corvo" è ufficialmente cominciata.
Because black, is the new black. Period.
Uno degli ultimi pani fatti: si ricomincia col pane alla zucca!
Spolverato con cocco.
Torniamo a noi ora. Il Gala era di lusso e io avevo messo il mio vestito in valigia ad agosto. Con scarpe abbinate. Per il mio compleanno ho persino ricevuto una bellissima borsetta che per caso era esattamente uguale al colore del mio vestito: invaligiata pure quella. E a quel punto la valigia sarebbe stata pronta così, con solo quelle tre cose. Aspetto questo Gala, che è annuale, come se fosse Natale o Thanks Giving. Mi diverto da morire ad intrattenere le persone, che sono tutte architetti, costruttori, community leaders, professionisti, designer, urbanisti... Nessuno mi conosce, ma tutti in qualche modo si ricordano poi di me. Quest'anno ero principalmente in compagnia dei miei amici Greg, Doris ed Eric. Più mille altre persone che conosco, tramite i lavori nello studio. Il party è stato organizzato dal Design Center di Pittsburgh. C'erano i fotografi ufficiali e quelli dal Tribune Review, un giornale locale. Così sono finita sul giornale, quest'anno. Qui potete vedere tutto lo slide show. Vi metto subito la foto che volete vedere: me (quanta modestia…!)
Il vestito era quello della laurea e il
fotografo è diventato matto a calibrare la macchina sul colore. Mi ha fatto 10
foto, senza motivo, solo per calibrare la macchina. Ero la sua cartina
tornasole. Questi party sono bellissimi e c'è un buffet con cibi di vario
genere, dagli antipasti ai contorni, per finire con dolce e caffè. Questy
parties sono una vera macchina da Guerra. Vino americano a volontà, ovvio. Il
biglietto per partecipare costa, ma è importante andarci. È il migliore modo
per fare Public relations che servono. Non so ancora a cosa, ma servono.
Domenica abbiamo cambiato l'ora, potendo
dormire una in più. In Italia la cambiate prima di no. (L’anno scorso ero
diventata matta, visto che il mio pc aveva l’ora Italiana e continuavo a fare
confusion coi fusi orari). Io ero troppo contenta del party ed entusiasta
com'ero, ho dormito due ore in meno. Primo, non volevo proprio andare a letto
del tutto! Secondo, quando si fa festa così, si resta davvero carichi di
energia. Ci si sveglia felicissimi e pronti per nuove avventure. Dopo il party,
coi miei amici ci eravamo fermati nel pub dell'Hotel Wyndham, dove era stato
organizzato il Gala, per concludere la serata. Ce ne siamo andati solo quando
ci hanno cacciato, per chiudere baracca.
Domenica alle 11 avevo il mio solito
appuntamento coi "ragazzi" che vogliono parlare italiano. Ho scoperto
che Giovanna ha 87 anni, mica 70 come pensavo. È una donna simpaticissima. Poi
ci sono anche altre persone più giovani, ma lei è fenomenale. <<Brava,
Giovanna. Brava!>>
La settimana in studio è stata abbastanza
frenetica per preparare l’altro party importantissimo: quello dello studio.
Abbiamo gloriosamente celebrato 25 anni di attivitá e uno dei miei diversi compiti
era preparare, stampare e appendere una mappa lunga 5 metri, con tutti i nostri
progetti localizzati nella regione di Pittsburgh.
È venuta benissimo ed è stupenda. Resterà lì
“per sempre” e la dovremo aggiornare di volta in volta. In più, dovremo mappare
ancora molti progetti, che essendo magari vecchi di 20 anni, è difficile
localizzare con l’indirizzo. Che ci serve, siccome poi tutto viene caricato in
un software che crea la mappa.
In preparazione del party abbiamo dovuto pulire
tutto lo studio, fare posto per il catering... Alla fine tutto era perfetto e
abbiamo davvero dimostrato che siamo uno studio bellissimo e fantastico. Si
lavora sodo, a volta “fa persino male”, ma poi la soddisfazione è grande. I
miei capi lavorano tantissimo e li ammiro molto. Non sono di quelli che
“scaldano la sedia”. Hanno molta energia e a volte li sento sbuffare di fatica,
a fine giornata. Vi posso assicurare che mi dispiace moltissimo, e la stima che
ho per loro sale ancora di più. Sono degli eroi, e lo dico disinteressatamente.
Lo sono e basta. Buon 25esimo anniversario, studio!
Ma siccome non sono mai soddisfatta e mi piace
cogliere il momento quando è giusto, e posto che era da molto che invitavo degli amici della mia
età a casa (ma non riuscivamo mai a combinare, per davvero) ho pensato che venerdì 8 fosse
il giorno giusto per realizzare la famosa Italian Dinner per loro. Ho cucinato
in anticipo alcune cose, e alla fine il menu era glorioso. Nonostante I mezzi
ridotti (poche pentole, per ora, e un po’ piccole) sono riuscita a sfamare 10
persone con:
- Crostini all’origano e aglio, con sughino di pomodoro
- Patate al forno, con rosmarino
- Olive (vabbè, sottaceto!)
- Crespelle con coste formaggio e prosciutto (fatte a rondelle, come assaggio)
- Pasta e fagioli, con sugo di pomodoro e cipolle
- Biscotti allo zafferano
È finito TUTTO! Non c’era nemmeno un maccherone
avanzato, nemmeno un biscotto o un crostino. È stato un successo clamoroso
davvero, tutti si sono divertiti e il mio salotto non è mai stato così gioioso.
Ho anche fatto una piccolo presentazione di cose con cui si cresce in Italia.
Il titolo era: "What if it was us, but… Italians!" Abbiamo tutti più o meno la
stessa età ed è stato buffo confrontarsi con loro mostrandogli I cartoni, la
musica, le merende, I film e gli eroi che anno formato noi nati negli anni 80.
Dalle Big Babol a Lady Oscar, passando per Bud Spencer (e la pasta e fagioli)
tutto è stato bellissimo e stradivertente. Tutti hanno inoltre adorato la casa,
ovvio. Ecco un autoscatto che ci ritrae tutti:
Sabato mattina però mi sono
svegliata con calma, alle 9:30. Non mi sentivo proprio al top: è stata una
settimana massacrante per certi versi, ma con la mia super organizzazione,
sono riuscita davvero a fare miracoli, e a fare risultare tutto bello e "felice". Ieri
pensavo al mio nome, che significa “colei che dà la beatitudine”. È vero: mi è
sempre piaciuto dare agli altri quello che vogliono, farli star bene. È importante saperlo fare,
perchè penso sia anche la chiave del successo da un punto lavorativo. Lo step
successivo sarà convincere gli altri che quello che gli dò (progetti, idee) è
proprio quello che vogliono. Non sono ancora a quel livello: per quello ci
vuole una buona reputazione e bisogna essere più stimati. Ci sto lavorando. Per
ora mi interessa costruire una solida
base di reliability, ossia di credibilità, solidità, precisione. Voglio che la
gente si fidi di me, anche perchè è un buon modo per far sì che io stessa mi
fidi di me. Non che abbia dubbi, ma mi piace andare coi piedi di piombo. “Sognare
grosso” ma costruire piccolo - piccoli pezzi per volta.
Filosofia a parte, poi viene questo weekend, durante il quale vi scrivo. Ora è sabato sera e sto per andare a vedere un film titolato
Eurocrime, del 2012, produzione Italia-USA. È un documentario sui film
polizieschi Italiani, o basati sull’Italia. Penso sarà interessante, vi dirò di
più prossimamente.
Oggi ho principalmente fatto regolare manutenzione in casa e
scoperto che la lavapiatti in effetti non funziona PROPRIO PER NULLA. Più che l’allagamento, ho
rischiato un incendio, perchè faceva una puzza di bruciato tremenda. Non ho
potuto finire il ciclo, e alla fine ho lavato a mano. Niente di male, tanto non
la userei comunque. I miei padroni di casa hanno detto che se voglio me la
comprano nuova, ma io ho detto che davvero, non la uso! Quindi bene così. La
userò come storage, cossia tipo credenza, che mi serve certamente di più.
Una cosa che ho fatto, subito dopo pranzo, è
stato andare velocemente nello Strip District a vedere un mercato pop-up, molto
temporaneo, dove alcuni negozi piccolo (le famose start-up) proponevano I loro
prodotti. Ma erano cose da mangiare per lo più al momento, e perdipiù dolci.
Sono stata lì 5 minuti e poi basta, ero solo curiosa.
Mentre tornavo indietro ho pensato di andare ad
esplorare un paio di aree che attraverso sempre da sopra I ponti. Sotto passa
la bike trail (piscta ciclabile) che corre lungo l’Allegheny. Ho fatto delle
foto interessanti e sono tornata all’isola "Washington Landing", che in autunno è
molto deserta, ma sempre bella. Ci sono tutte le ville dei ricchi ricchi (I giocatori
di baseball, per esempio). L’unico locale dell’isola ha appena chiuso per l’inverno
e riaprirà ad Aprile. Peccato, am capisco benissimo. Oggi non faceva freddo, am
di persone ne passeranno per forza molte meno, quando sarà freddissimo.
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