sabato 9 novembre 2013

Galas a go-go



In effetti non ho più potuto scrivere molto, con tutti i party e Gala che mi sono capitati. Attenzione, non è che ho party e Gala ogni settimana. Questa è stata molto intensa a cominciare da sabato.

Ma prima di parlare del gala, vi metto due foto di roba "lasciata in sospeso":
L' operazione "corvo" è ufficialmente cominciata.
Because black, is the new black. Period.

Uno degli ultimi pani fatti: si ricomincia col pane alla zucca!
Spolverato con cocco.

Torniamo a noi ora. Il Gala era di lusso e io avevo messo il mio vestito in valigia ad agosto. Con scarpe abbinate. Per il mio compleanno ho persino ricevuto una bellissima borsetta che per caso era esattamente uguale al colore del mio vestito: invaligiata pure quella. E a quel punto la valigia sarebbe stata pronta così, con solo quelle tre cose. Aspetto questo Gala, che è annuale, come se fosse Natale o Thanks Giving. Mi diverto da morire ad intrattenere le persone, che sono tutte architetti, costruttori, community leaders, professionisti, designer, urbanisti... Nessuno mi conosce, ma tutti in qualche modo si ricordano poi di me. Quest'anno ero principalmente in compagnia dei miei amici Greg, Doris ed Eric. Più mille altre persone che conosco, tramite i lavori nello studio. Il party è stato organizzato dal Design Center di Pittsburgh. C'erano i fotografi ufficiali e quelli dal Tribune Review, un giornale locale. Così sono finita sul giornale, quest'anno. Qui potete vedere tutto lo slide show. Vi metto subito la foto che volete vedere: me (quanta modestia…!)

Il vestito era quello della laurea e il fotografo è diventato matto a calibrare la macchina sul colore. Mi ha fatto 10 foto, senza motivo, solo per calibrare la macchina. Ero la sua cartina tornasole. Questi party sono bellissimi e c'è un buffet con cibi di vario genere, dagli antipasti ai contorni, per finire con dolce e caffè. Questy parties sono una vera macchina da Guerra. Vino americano a volontà, ovvio. Il biglietto per partecipare costa, ma è importante andarci. È il migliore modo per fare Public relations che servono. Non so ancora a cosa, ma servono.

Domenica abbiamo cambiato l'ora, potendo dormire una in più. In Italia la cambiate prima di no. (L’anno scorso ero diventata matta, visto che il mio pc aveva l’ora Italiana e continuavo a fare confusion coi fusi orari). Io ero troppo contenta del party ed entusiasta com'ero, ho dormito due ore in meno. Primo, non volevo proprio andare a letto del tutto! Secondo, quando si fa festa così, si resta davvero carichi di energia. Ci si sveglia felicissimi e pronti per nuove avventure. Dopo il party, coi miei amici ci eravamo fermati nel pub dell'Hotel Wyndham, dove era stato organizzato il Gala, per concludere la serata. Ce ne siamo andati solo quando ci hanno cacciato, per chiudere baracca.

Domenica alle 11 avevo il mio solito appuntamento coi "ragazzi" che vogliono parlare italiano. Ho scoperto che Giovanna ha 87 anni, mica 70 come pensavo. È una donna simpaticissima. Poi ci sono anche altre persone più giovani, ma lei è fenomenale. <<Brava, Giovanna. Brava!>>

La settimana in studio è stata abbastanza frenetica per preparare l’altro party importantissimo: quello dello studio. Abbiamo gloriosamente celebrato 25 anni di attivitá e uno dei miei diversi compiti era preparare, stampare e appendere una mappa lunga 5 metri, con tutti i nostri progetti localizzati nella regione di Pittsburgh.
È venuta benissimo ed è stupenda. Resterà lì “per sempre” e la dovremo aggiornare di volta in volta. In più, dovremo mappare ancora molti progetti, che essendo magari vecchi di 20 anni, è difficile localizzare con l’indirizzo. Che ci serve, siccome poi tutto viene caricato in un software che crea la mappa.
In preparazione del party abbiamo dovuto pulire tutto lo studio, fare posto per il catering... Alla fine tutto era perfetto e abbiamo davvero dimostrato che siamo uno studio bellissimo e fantastico. Si lavora sodo, a volta “fa persino male”, ma poi la soddisfazione è grande. I miei capi lavorano tantissimo e li ammiro molto. Non sono di quelli che “scaldano la sedia”. Hanno molta energia e a volte li sento sbuffare di fatica, a fine giornata. Vi posso assicurare che mi dispiace moltissimo, e la stima che ho per loro sale ancora di più. Sono degli eroi, e lo dico disinteressatamente. Lo sono e basta. Buon 25esimo anniversario, studio!

Ma siccome non sono mai soddisfatta e mi piace cogliere il momento quando è giusto, e posto che era da molto che invitavo degli amici della mia età a casa (ma non riuscivamo mai a combinare, per davvero) ho pensato che venerdì 8 fosse il giorno giusto per realizzare la famosa Italian Dinner per loro. Ho cucinato in anticipo alcune cose, e alla fine il menu era glorioso. Nonostante I mezzi ridotti (poche pentole, per ora, e un po’ piccole) sono riuscita a sfamare 10 persone con:
  • Crostini all’origano e aglio, con sughino di pomodoro
  • Patate al forno, con rosmarino
  • Olive (vabbè, sottaceto!)
  • Crespelle con coste formaggio e prosciutto (fatte a rondelle, come assaggio)
  • Pasta e fagioli, con sugo di pomodoro e cipolle
  • Biscotti allo zafferano

È finito TUTTO! Non c’era nemmeno un maccherone avanzato, nemmeno un biscotto o un crostino. È stato un successo clamoroso davvero, tutti si sono divertiti e il mio salotto non è mai stato così gioioso. Ho anche fatto una piccolo presentazione di cose con cui si cresce in Italia. Il titolo era: "What if it was us, but… Italians!" Abbiamo tutti più o meno la stessa età ed è stato buffo confrontarsi con loro mostrandogli I cartoni, la musica, le merende, I film e gli eroi che anno formato noi nati negli anni 80. Dalle Big Babol a Lady Oscar, passando per Bud Spencer (e la pasta e fagioli) tutto è stato bellissimo e stradivertente. Tutti hanno inoltre adorato la casa, ovvio. Ecco un autoscatto che ci ritrae tutti:

e un po' di slides dalla presentazione:


Sabato mattina però mi sono svegliata con calma, alle 9:30. Non mi sentivo proprio al top: è stata una settimana massacrante per certi versi, ma con la mia super organizzazione, sono riuscita davvero a fare miracoli, e a fare risultare tutto bello e "felice". Ieri pensavo al mio nome, che significa “colei che dà la beatitudine”. È vero: mi è sempre piaciuto dare agli altri quello che vogliono, farli star bene. È importante saperlo fare, perchè penso sia anche la chiave del successo da un punto lavorativo. Lo step successivo sarà convincere gli altri che quello che gli dò (progetti, idee) è proprio quello che vogliono. Non sono ancora a quel livello: per quello ci vuole una buona reputazione e bisogna essere più stimati. Ci sto lavorando. Per ora  mi interessa costruire una solida base di reliability, ossia di credibilità, solidità, precisione. Voglio che la gente si fidi di me, anche perchè è un buon modo per far sì che io stessa mi fidi di me. Non che abbia dubbi, ma mi piace andare coi piedi di piombo. “Sognare grosso” ma costruire piccolo - piccoli pezzi per volta.

Filosofia a parte, poi viene questo weekend, durante il quale vi scrivo. Ora è sabato sera e sto per andare a vedere un film titolato Eurocrime, del 2012, produzione Italia-USA. È un documentario sui film polizieschi Italiani, o basati sull’Italia. Penso sarà interessante, vi dirò di più prossimamente. 
Oggi ho principalmente fatto regolare manutenzione in casa e scoperto che la lavapiatti in effetti non funziona PROPRIO PER NULLA. Più che l’allagamento, ho rischiato un incendio, perchè faceva una puzza di bruciato tremenda. Non ho potuto finire il ciclo, e alla fine ho lavato a mano. Niente di male, tanto non la userei comunque. I miei padroni di casa hanno detto che se voglio me la comprano nuova, ma io ho detto che davvero, non la uso! Quindi bene così. La userò come storage, cossia tipo credenza, che mi serve certamente di più.

Una cosa che ho fatto, subito dopo pranzo, è stato andare velocemente nello Strip District a vedere un mercato pop-up, molto temporaneo, dove alcuni negozi piccolo (le famose start-up) proponevano I loro prodotti. Ma erano cose da mangiare per lo più al momento, e perdipiù dolci. Sono stata lì 5 minuti e poi basta, ero solo curiosa.
Mentre tornavo indietro ho pensato di andare ad esplorare un paio di aree che attraverso sempre da sopra I ponti. Sotto passa la bike trail (piscta ciclabile) che corre lungo l’Allegheny. Ho fatto delle foto interessanti e sono tornata all’isola "Washington Landing", che in autunno è molto deserta, ma sempre bella. Ci sono tutte le ville dei ricchi ricchi (I giocatori di baseball, per esempio). L’unico locale dell’isola ha appena chiuso per l’inverno e riaprirà ad Aprile. Peccato, am capisco benissimo. Oggi non faceva freddo, am di persone ne passeranno per forza molte meno, quando sarà freddissimo.

Ecco un paio di foto, per darvi l’idea. Sono stata felice di questo “imprevisto”. Molto bello e una biciclettata facile e piatta. Quanto basta!






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