lunedì 3 febbraio 2014

Settimane che volano

È impossibile riassumerle, le mie giornate, o le mie settimane... ma penso che basti dire: soddisfazione. 
La soddisfazione deriva dalla possibilità di stare con i miei amici e le persone a cui voglio bene, creando nuove routines fatte non solo di cose diverse, ma di incastri diversi. Ho dovuto aggiustare la mia agenda quotidiana, e tante cose piccole (ma tipicamente mie) quasi non ci stanno più. Perchè... ho di meglio da fare. Ho di "nuovo" da fare. 
In questa fase della mia esperienza sto cambiando le regole del gioco, o forse sto cambiando gioco del tutto. E mi sento tranquilla, e contenta di passare giornate diverse, non più fatte solo di me, o principalmente di me. Mi sto concedendo di essere un po' più dipendente da altri, mi sto fidando di più, e forse per la prima volta non mi voglio preoccupare del dopo. Di solito pianifico tutto, con ossessiva precisione, ma in questo momento mi godo davvero solo l'attimo.

Il mio lavoro va bene, sempre impegnativo e nuovo, ma ogni volta mi sento all'altezza della situazione. La mia casetta, per il poco che la uso, è sempre in ordine e ben pulita. Le mie giornate sono sempre soddisfacienti e l'inverno, il freddo, la fatica degli spostamenti, a me non fanno un baffo. È perchè sono felice, sicuramente.

Ecco alcuni dei momenti che ho catturato per voi: cominciamo con il Gallery Crawl in Downtown. Al Museo del Fumetto (Toonseum) c'erano dei guantoni di Hulk, e non ho resistito. Quella sera "avevo i pugni nelle mani!!"


Quella è stata anche la sera dove ho conosciuto Katarina, una ragazza di Salisburgo in exchange a Pittsburgh, per studiare. Va alla High School, quindi diciamo il liceo. È molto simpatica e carinissima, come vedete. Parla ottimo inglese ed è di gran compagnia. Vive ospite di un'amica, ma purtroppo abitiamo lontane. In inverno, sarà un po' dura vedersi spesso. Comunque, nuovi amici!


E tra gli amici di sempre, ecco Marcella, pronta a posare per me davantiad una statua in metallo, di un'artista che ha un pezzo simile (e più bello) a casa del mio amico Eric. È stato bello vederla appesa durante il Crawl!

 Qui sotto invece vedete il mio grande passo: ho preso una macchina per il caffè americano! Non potevo continuare a farlo con la moka Bialetti...

Sempre dal Gallery Crawl: una stanza tutta circondata di neon. La foto rende poco, ma lo spazio era a dir poco psichedelico!

In una galleria che di solito ha delle stampe stupende, quel giorno hanno fatto una mostra di Arte Brutta. Ci sono collezionisti che girano il mondo cercando dei veri pezzi merdosi, e poi li comprano. Scopro che c'è tutto un filone chiamato "Big-Eyes". È proprio il filone di quei quadri che la Nonna Rita ama tanto, e che sono appesi ad Almanno! Troppo forte...


Sempre dall'arte brutta: Topo e Topa.

 Ma trovo anche un orribile Ronaldo, per pochi spiccioli.
 In un altro posto (non ditemi che è arte brutta: è arte "diversa" trovo anche una natura morta con burro e biscotti. Con uova. 100% Philippe Daverio....

Qui sotto: la torta salata da portare alla Festa di Mondo Italiano: Spinaci e formaggio. Pasta fatta da me, ma non sono ancora un'esperta di impasti. Mami, mi basterebbe seguire la tua ricetta, ma... lasciami sperimentare un po' prima.

Qui sotto: ecco la festa! Cioè, solo metà della sala. Eravamo in 60! E tutti hanno portato qualcosa: c'era cibo buonissimo... ovunque!
 E la torta alla fine, visto che era anche il compleanno dell'Associazione.
 Eccola qui sotto, la bellissima Viviana, direttamente dalla Turchia per una decina di giorni. Che forte!
 Eccoci! Sulla sinistra c'è Kimberly, insegnante di Italiano.

Ma ho lasciato fuori eventi di cui non ho foto. Il più importante, se vogliamo, è stato andare a cena fuori con Eric e un altro architetto, suo amico, molto famoso qui a Pittsburgh. Ero molto preoccupata di che impressione avrei potuto fare, ma è andato tutto bene e tutti si sono divertiti. È stato bello, bellissimo, e il ristorante era Italiano, e mi ha fatto un'ottima impressione.

Poi c'è stato il Super Bowl, domenica sera. Giocavano due squadre di football che non avevo mai sentito, ovviamente. Nemmeno so le regole, ma eravamo tutti amici, a casa di Eric, e io ho fatto delle lasagne vegetariane. Poi c'erano formaggi buonissimi, portati un po' da tutti, serviti con uva e cracker. Così fanno in America. Formaggio e cracker. Dovreste vedere che vassoi! Io in Italia non avevo mai visto una formula del genere, ma suppongo che sia davvero la cosa più americana che ho visto. Ogni volta che vedo cracker e formaggi mi ricordo che sono Italiana. Non fraintendetemi: i formaggi sono buoni, ma sono i cracker che mi lasciano sempre attonita. Penso che dovrei abituarmi, ma non ce la faccio. Non ancora. Questo è l'unico elemento culturale con il quale mi "scontro". 

Gli amici presenti al Super Bowl erano i migliori, ci siamo proprio divertiti, anche perchè la squadra che ha perso sembrava pagata per giocare malissimo. Io le regole non le so, ma posso capire bene quando la gente fa una cosa male. E i Denver hanno giocato malissimo. Le pubblicità -che durante il Super Bowl sono sempre un evento, parte dello spettacolo- non erano le migliori che avessero mai fatto, ma ce n'erano un paio carine, come quella dei Cheerios, o come quell'Audi con il cane "compromesso" tra Doberman e Chihuaha (con delle animazioni ridicole) o quella della Wolkswagen con gli ingegneri a cui spuntano le ali <<ogni volta che una loro macchina fa 100.000 kilometri>>.

Oggi è lunedì, ho cominciato la mia giornata in maniera un po' trasandata, perchè ho preso il bus un po' tardi e sono anche arrivata tardi. Poi però mi sono rimessa in carreggiata. Ora dovrei veramente fare il punto della situazione, e sistemare la mia agenda per i prossimi giorni.

Però volevo scrivervi, perchè mi mancate. I miei amici Italians mi contattano sempre su Facebook, mettendo sulla mia pagina link ridicoli ad articoli clamorosi. Quel tipo di cose che poi ci ha fatto laurea re in accappatoio, col massimo dei voti. Quel tipo di cose che ci ha fatto demolire modelli di architettura lanciandoli dalle scale di emergenza, o investendoli col mio scooter. Quel tipo di cose che ci ha portato a Canzo tante volte, a fare un sacco di "canzate" per il villaggio, principalmente vestiti da Carnevale, anche quando Carnevale non è.

Amici, queste ultime foto di archivio le dedico a voi:







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